Riciclaggio a freddo in situ

Le pavimentazioni stradali sono caratterizzate da una durata, funzione di alcuni fattori come volume di traffico, portanza del sottofondo, condizioni ambientali, invecchiamento dei materiali leganti.

Al termine della loro vita utile si rendono pertanto necessari interventi di manutenzione, che possono essere superficiali (asportazione del conglomerato bituminoso e successiva stesa di un nuovo strato) o profondi. Questi ultimi possono prevedere il riciclaggio a freddo in situ, utilizzando delle stabilizzatrici progettate specificatamente per riciclare in una sola passata strati di pavimentazione di grosso spessore, utilizzando come leganti il cemento ed il bitume, sotto forma di emulsione bituminosa o di bitume schiumato.

Per realizzare un intervento di riciclaggio a freddo è necessario eseguire uno studio di laboratorio del mix design dei materiali da riciclare, consistente in:

- Selezione dei materiali da utilizzare, prelevando campioni di fresato, analizzando la granulometria ed eventualmente integrando con inerte.

- Ottimizzazione della ricetta, miscelando il fresato con diverse percentuali di legante (cemento ed emulsione bituminosa/bitume schiumato) ed acqua per portare le miscele all’umidità ottimale di costipamento.

- Confezionamento e stagionatura dei provini realizzati.

- Rottura dei provini per valutare le proprietà meccaniche e la sensibilità all’acqua.

Sarà considerato ottimale il contenuto di legante che permetterà di ottenere al meglio le proprietà desiderate.


Le fasi della lavorazione sono:

- Stesa del cemento;

- Miscelazione con riciclatrice del fresato con il cemento, legante bituminoso ed acqua;

- Prima compattazione con rullo ferro/gomma (180-200 q.li);

- Livellazione con grader;

- Seconda compattazione con rullo ferro/gomma;

- Compattazione con rullo gomma/gomma.

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Il treno di riciclaggio sarà così composto:

- Spandicemento
Il cemento verrà dosato nelle quantità stabilite dalle prove di laboratorio, con un sistema di distribuzione controllato elettronicamente

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- Riciclatrice;

- Botte del legante bituminoso;


- Botte dell’acqua (se necessaria).

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Il cuore della riciclatrice è costituito dal rotore di fresatura e miscelazione, che è munito di un gran numero di utensili da taglio speciali. Questo rotore ruota in senso opposto a quello di marcia polverizzando e miscelando il materiale della pavimentazione.


Mentre la macchina avanza con il rullo di fresatura rotante, vengono erogati nel vano di miscelazione della riciclatrice l’acqua e l’emulsione bituminosa o bitume schiumato, mediante un sistema di pompaggio controllato da microprocessore.

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Nel caso del bitume schiumato il bitume caldo (160-180 °C) si trasforma in una sostanza schiumosa quando viene miscelato in una apposita camera di espansione con una piccola quantità di acqua fredda (2 % circa). Allo stato schiumato, uno stato dotato temporaneamente di bassa viscosità, il bitume può essere mescolato con gli aggregati a temperatura ambiente e con contenuto di umidità in sito.


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- Rullo ferro/gomma;

- Grader

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Utilizzando un grader dotato di sistema GPS i piani risultano conformi al progetto evitando problemi di planarità e sprechi di conglomerato bituminoso


- Rullo gomma/gomma.

Il costipamento del materiale del materiale riciclato volto ad ottenere la densità specificata in capitolato è uno degli elementi che incide maggiormente sulle future prestazioni della pavimentazione ripristinata. Se costipato in modo inadeguato il materiale si addenserà sotto l’azione del traffico con la conseguente formazione precoce di ormaie.

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